ventinovembre 2015
Ciò che sta avvenendo è terribile, ma deve avere un senso, deve potervi dire qualcosa. Non sono certo gli urli di chi crede di sapere che vi permetteranno di capire.
Un boato è terribile nel momento in cui accade ma è il silenzio che segue a quel boato che crea, costruisce. Sono urla, grida di dolore, vendetta, strepito che porta a coprire quello che è la paura, la paura di dover capire cosa sta succedendo, di dare senso, motivo.
Tutto ciò che avviene ci compete, ma perché ci possa competere dobbiamo dare ad esso un senso e trovare una reazione che non è una reazione semplicemente emotiva ma una reazione di comprensione: comprendere affinché noi possiamo essere più carichi, consapevoli.
È il silenzio che dobbiamo ascoltare, è il silenzio nel quale trovare auspicio, comprensione, motivo, supporto, affinché qualcosa avvenga. La ricerca è un continuo cambiamento, il trovare ci porta continuamente a mutare direzione, obiettivo, e ciò che avviene, ciò che sta avvenendo, deve avere un motivo. Cercate di capire cosa sta dicendo a voi il silenzio che segue all'esplosione, il silenzio che segue all'urlo di dolore, perché dopo un urlo di rabbia non esiste silenzio.
Privare della vita un uomo è la cosa più semplice, più immediata; è tanto più difficile la nascita di un uomo. Uccidere un uomo è un attimo, privarlo della propria possibilità è il battito di un ciglio.
C'è chi offre la propria vita per un Disegno, lo è stato per figure che già conosciamo; offrire la vita nell'attimo per l'altro, così come è avvenuto per Kolbe, oppure offrire la propria vita vivendola a servizio dell'altro, scegliendo di non intravedere un percorso.
È difficile per me parlare di queste cose, è come vedere al di là di un vetro tutto sghembo, storto, che rende le cose incomprensibili, un po' buffe e molto sciocche. Questo affannarsi, accapigliarsi, questo urlare, lanciare alto il grido di chi più è stato ferito,colui che mostra le proprie piaghe chiedendo ricompensa, onore.
Il silenzio dopo lo scoppio non deve essere il timore che qualcosa d'altro succeda ma occasione e pertugio per poter vedere, dentro di voi, ciò che cambia, muta, evolve, cerca.
Chetiamo anche queste parole e cerchiamo il silenzio........................................................................