venerdi sera gruppo di ricerca medianica e spiritismo

Quelli che sono morti non se ne sono mai andati sono nell’ombra che si rischiara e nell’ombra che si ispessisce I morti non sono sotto la terra sono nell’albero che stormisce, sono nel bosco che geme, sono nella dimora, sono nella folla Ascolta più spesso la voce del fuoco, odi la voce dell’acqua ascolta nel vento del cespuglio i singhiozzi è il soffio degli antenati I morti non sono sotto la terra, sono nel seno della donna. sono nel bimbo che vagisce sono nel fuoco che si spegne

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21 marzo 2012

sedicimarzo 2012

Già in altre occasioni si è introdotto il discorso riguardo al male, in questo cerchio, ma il timore...il timore di conoscere intimamente come facente parte in ognuno di noi ha sempre impedito di affondare il discorso riguardo al male. Il timore di cogliere quelle caratteristiche, quei desideri, quei bisogni che appartengono all'uomo, all'individuo, ha sempre impedito di affondare – ripeto – il discorso sul male. È sempre stato più gratificante, più piacevole salutare il divino che è in noi...ma se accettiamo questa affermazione, quest'augurio, dovremo anche accettare l'augurio di salutare il maligno che è in noi, perché se certi – come certi siamo – che esista la dualità, in ognuno di noi, di voi alberga il maligno così come il divino.
L'uomo, l'essere incarnato, sempre con difficoltà ha potuto gestire questa componente che va non a combattere ma a completare la presenza del divino per creare la completezza. L'uomo, attraverso l'educazione ricevuta, attraverso le leggi e i sacramenti che hanno determinato la qualità della propria vita, ha sempre avuto difficoltà ad esprimere libertà nelle proprie scelte, condizionato da quello che era il giudizio, il pensiero e la considerazione degli altri. Ma provate a pensare quando quest'uomo potrà, attraverso la propria morte fisica, liberarsi da questi condizionamenti, da questi lacci che impediscono di esprimere libertà nell'espressione del proprio intimo: quale grande capacità, quale potenza potrebbe esprimere nella libertà della sua scelta!
Esistono codici, esistono regolamenti, esistono leggi, esistono sacramenti che determinano con precisione l'errore, l'azione cattiva, il male perseguito. Tutto ciò limita quella che è l'espressione dell'individuo, dell'essere che, se è vero come già ci siamo detti, ha anche il compito di esprimere la propria parte oscura.
Ben difficilmente l'uomo, l'essere incarnato, ha la libertà di esprimere il proprio desiderio di vivere, la propria aspirazione. Ma ripeto, pensate quale grande possibilità se, libero da questi limiti, abbia ancora il bisogno, il desiderio e l'urgenza di esprimere scelta libera; quanta compressione, quanta urgenza, quale pressione può essere liberata.
Ciò di cui avete percezione, ciò di cui avete misura, la propria vita, la vostra vita, dell'uomo che cammina e che pensa, è solamente una parte di ciò che è la vostra possibilità, la vostra testimonianza. Non è brutto, non è cattivo cercare di salutare il maligno che è in voi, cercando di liberare questo termine da tutte le parvenze, da tutti i codici, da tutti i preconcetti che lo hanno determinato così precisamente. È dolce il potere, è appagante la forza che esso ti dà.
Ma in fondo io credo che il potere più grande sia la consapevolezza di poter esprimere libertà nel proprio decidere e fintanto che il vostro decidere è costretto, limitato, delimitato da altre volontà di essere e di decidere, sempre sarà nella difficoltà di esprimere libertà...ma la morte fisica dà una grande libertà: libera limiti...non esiste più la parvenza di ottenere potere attraverso le cose ma il vero grande potere sarà quello di esprimere libertà, senza timore di mascherare, senza timore di coprire, dissimulare.
Io credo che l'uomo, l'individuo, possa ricercare l'immortalità e che sia affascinante credere in questa possibilità.
Il gioco si espande e il disegno svela trame che non erano percepibili ma l'uomo nel suo essere spirituale è consapevole di poter essere libero nella propria scelta e , certo di questa consapevolezza, attende, lavora perché questa libertà possa manifestarsi, godendo potenza.
È difficile per un uomo che ha vissuto parte della propria vita arrendersi, cedere la propria individualità e il proprio controllo in favore di qualcosa nel quale non viene riconosciuta presenza, partecipazione. In fondo il cercare visione, il cercare verità e spiegazione è nella direzione che l'uomo pone nel proprio futuro, nel proprio divenire, ma di proposito ho cercato di riportarvi là quando la scelta avvenne, quando l'Essere Unico e l'individualità presente in esso affermò il desiderio di nascere, di essere individuo, perché è là la consapevolezza.
Riacquistare possesso, misura, ricordo e radice in quella che fu la condizione prima della scelta porta ausilio e aiuto alla comprensione di ciò che vi aspetta.
Appare sciocco e inutile andare a ritroso pensando di trovare nella vostra giovinezza, nel vostro essere bimbi, misura e conoscenza che aiuti la visione del vostro divenire, ma ciò è facile e di sicuro meno complesso e travagliato che cercare di svelare , cercare di vedere ciò che sarà.
Il futuro non ha una definizione precisa, la variabile che porta al mutare delle possibilità è grande, è legata a quel libero arbitrio di cui tanto parliamo...ma ciò che è avvenuto, ciò che è già stato, ciò che fu non può mutare, afferma visione precisa, immutabile, avvenuta, compiuta.
Cercare ricordo, consapevolezza, scuotere con la domanda del perché nasceste crea vibrazione giusta, crea occasione propizia e risposte affermate. Squarciare il futuro, vedere aldilà di ciò che noi siamo ora, è fallace. Grazie a Dio ciò che vi attende, ciò che avverrà per voi, avrà la possibilità della scelta, avrà la definizione del vostro desiderio, avrà la misura del vostro essere lì.
Non cercherò mai di portarvi là dove è il futuro perché le risposte non ci sono, verità non esistono.
Ciò che è saldo, ciò che è solido, ciò che è accettato ed affermato già è dentro di voi ed è proprio nella ricerca di questo bagaglio, di questa consapevolezza e coscienza, che darà risposta, che darà alimento al vostro cercare; tracce che inconsapevoli agiscono, risposte ed intuizioni che aiutano, facilitano il vostro scegliere, il vostro indirizzare cammino.
Dentro in ognuno di noi esiste la matrice, esiste la verità, esiste l'identità. Non potrete afferrarla, coglierla mentre accanto a voi sfila; già la possedete, la completezza è già stata tempo per voi e condizione precisa, in voi esiste la consapevolezza della qualità e dell'equilibrio....tragitto utile nel farlo emergere, qualità è afferrarlo ed esprimerlo. Guardate con attenzione, con disponibilità, con curiosità il vostro intimo; esiste un essere che vi conosce, dovete solamente imparare a sentirvi riconosciuti.
Riconoscere solamente ciò che ci piace, allontanando e negando ciò che non ci soddisfa di noi stessi è scappare, è fuggire, è negare, è prendere tempo, è tergiversare, è girare in tondo.
Saluto il maligno che è in voi accanto a quel divino che così chiaro, così caldo, così riconosciuto brilla in voi. Il maligno non sono le azioni che avete compiuto, il maligno non sono gli errori che avete snocciolato...il maligno è il bisogno di potenza, è la presunzione di potere utilizzando strumenti che non sono in grado di farlo...il potere è in voi.
Il vostro continuamente impedire che esso possa, cercando un potere che non vi appartiene, logora.
Basta.....non deve essere un mio bisogno il mio dire riguardo i contorni di quella luce che brilla in voi.