venerdi sera gruppo di ricerca medianica e spiritismo

Quelli che sono morti non se ne sono mai andati sono nell’ombra che si rischiara e nell’ombra che si ispessisce I morti non sono sotto la terra sono nell’albero che stormisce, sono nel bosco che geme, sono nella dimora, sono nella folla Ascolta più spesso la voce del fuoco, odi la voce dell’acqua ascolta nel vento del cespuglio i singhiozzi è il soffio degli antenati I morti non sono sotto la terra, sono nel seno della donna. sono nel bimbo che vagisce sono nel fuoco che si spegne

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22 gennaio 2010

quindicigennaio 10

Ancora e di nuovo riguardo a ciò che è la ricerca e la meditazione.
La nostra ricerca, i nostri incontri, l’essere assieme, è chiaro nel suo modo, nel suo divenire.
La prima parte indispensabile è il confronto, il porsi uno accanto agli altri in modo da poter stimolare quelle che sono le potenzialità della mente attraverso i concetti, attraverso l’esprimere ciò che è il credo individuale di ognuno di noi, porre anche fisicamente i propri corpi all’interno di un cerchio, creare un momento affinché possa essere dedicato esclusivamente a quella che è la ricerca e già in questo modo creare energia propizia, coagulo di presenze che sono energia, diverse forme di energia che vanno a fondersi, a porsi coscientemente e volentemente assieme per poter cercare.
Questa prima parte è indispensabile perché emergano in ognuno di voi quelle che sono le conoscenze legate alle esperienze e al bagaglio, alla elaborazione del concetto, dello studio, dell’esperienza affinché sia attivata a fondo questa presenza attenta e vigile per poi lanciarvi nel successivo stadio che è il corpo comune, e io credo che la meditazione sia il collante fra quello che è l’incontro e lo scambio e il corpo comune successivo, nel quale donare e cedere in funzione di un’unica entità.
La meditazione che lega questi due momenti è lo stato in cui far emergere quelle che sono le consapevolezze. Se la prima parte è legata al disquisire, al parlare, al confrontarsi, attivato quello che è lo strumento mentale e fisico, perché anche il fisico accumula dati, informazioni che divengono bagaglio, legati a quelle che sono le simpatie, le antipatie, l’odio e l’amore.
La meditazione come ulteriore contributo è quella possibilità che fa emergere, attiva e presente, la consapevolezza; in ognuno di voi ci deve essere lo sforzo dello sfilare grano per grano il rosario della consapevolezza, affinché anch’esso divenga disponibile a quello che è l’essere integro che si pone nel cedere del corpo comune.
Se sarete stati in grado di attivare queste due componenti attraverso lo scambio e la meditazione, sarà possibile allora per voi giungere a quello che è l’incontro dell’intuizione legata al contatto con la Corrente Originale. Cosa cambia da quelle due prime coscienze attivate, l’incontro con la Corrente Originale?
Io credo che sia la possibilità di visione sgombra – e già ve lo dissi – di visione sgombra di quello che è il Disegno, di quello che è l’Arazzo, di quelle che sono quelle architetture che regolano il Divenire e non il vostro singolo e individuale solamente divenire, ma anche quello che è il Grande Disegno, la Grande Architettura, lo smisurato Arazzo. La possibilità di andare a cogliere questa visione sgombra nell’incontro con l’Energia Originale fa sì che voi possiate prendere coscienza di quelle che sono le leggi e le strutture che regolano il Divenire.
Se voi foste al termine della vostra esperienza terrena, tutto ciò sarebbe scontato, obbligato; per voi che ancora potenti e capaci nel vostro essere uomini legati al vestito, allo strumento fisico, è quello di far sì che l’incontro e l’intuizione legata al Disegno Originale possa divenire alimento, possa divenire lievito, possa divenire capacità e potenza per poter esprimere al meglio, sempre in modo maggiore, in qualità e in possibilità, il vostro vivere di ogni giorno.
Se la meditazione portata nel quotidiano a far sì che voi possiate cogliere quello che è il vivere sereno, organico, musicale…la possibilità di cogliere ciò che è l’intuizione legata alla Corrente Originale apre spazi ancora più grandi, apre possibilità di visione che possono portare quelle che sono le definizioni delle regole del Disegno Originale in quello che è il vivere di ogni giorno.
Io credo ci siano stati grandi uomini che sono stati in grado di intravedere quella che è la Struttura e sono stati grandi uomini che sono stati capaci di rimanere uomini con la visione senza limiti e senza costrizioni legate all’essere fisico; sono gli Illuminati, sono coloro che sono stati in grado di vedere e di comprendere, portando con sé, nella loro veste umana, ciò che era la Visione e la Comprensione.

Non vorrei spaziare con un angolo troppo ampio nel mio dire, ubriacando chi non è in grado di…..
Ma la traccia è questa, lo schema, la funzione.
Uno dei miei crucci più grandi è sicuramente quello di sforzarmi di comprendere in quale modo voi possiate portare in quella che è la vita di uomo incarnato la visione aldilà della Soglia. Se la visione rimane sterile immagine, musica dolcissima, e non è in grado di cambiare ed arricchire questo vostro modo di vivere, avrò perso l’occasione.
Io credo che assieme siamo già riusciti ad affermare come nostri, pertanto come di ognuno di voi, alcune immagini, alcune strutture, alcune verità potremmo dire, che appartengono non semplicemente al vivere e al scegliere di ogni giorno tra ciò che è bene e ciò che è male, ma che appartengono a quella che è veramente la Struttura del Divenire. Sono alcune verità che credo difficilmente possono essere rinnegate, sono probabilmente quei “grani di consapevolezza” che io vi dissi, che appartengono però a una qualità che li porta vicino al termine di quella che è la “catena del rosario” della consapevolezza.
Giungere a definire e riconoscere come propri questi concetti, queste verità – sì, non ho timore ad affermare questo termine – deve essere auspicio per quello che è il proprio vivere, quella che è la conversione, quello che è il cambio di direzione.
Vorrei essere più preciso. L’intuizione non può essere semplicemente un’immagine, vi dissi, non può essere un bel disegno, non può essere una musica armonica solamente, ma deve essere uno stimolo. Quando io vi dissi che l’intuizione deve essere l’acqua che irriga il vostro vivere, deve essere concretamente questa mia affermazione e vorrei porre una provocazione, e vorrei che voi l’accettaste.
Abbiamo parlato molto di libero arbitrio e di quella che è la scelta, la prima scelta che si pone all’uomo, il peccato originale, scegliere se incarnarsi oppure no….nient’altro, incarnarsi oppure no.
Le scelte sono due e voi, con il vostro nascere avete espresso questa scelta e attraverso questa scelta vi siete resi potenti perché le scelte successive sarebbero state nient’altro che il frutto di questa prima scelta; per cui la sacralità di quella che è la nascita, il peccato originale, è affermata con forza, è sicuramente gradino sul quale ognuno di voi ormai poggia il suo ergersi per guardare oltre.
Ma alla luce di questa mia affermazione, leghiamola a quello che è il vivere di ogni giorno. Vorrei tanto porvi uno stimolo, una domanda, un invito: legate questa mia e vostra affermazione a ciò che è la scelta – che qualcuno di voi crede libera – del poter abortire….qualcosa che così sacro come la prima scelta che provoca la nascita possa essere in qualche modo prevaricata da una volontà legata a un’etica, a un credere umano, limitato, mentale.
Non so, non capisco, ma vorrei tanto che voi possiate legare quella che è l’intuizione che il corpo comune vi dona, a quello che è il vivere.
Sono in difficoltà…faccio fatica….mi sono forse troppo avvicinato a voi in questo momento, con questo mio dire…non so e non so più qual è il mio nome…perché ho cercato di pronunciarlo…….