venerdi sera gruppo di ricerca medianica e spiritismo

Quelli che sono morti non se ne sono mai andati sono nell’ombra che si rischiara e nell’ombra che si ispessisce I morti non sono sotto la terra sono nell’albero che stormisce, sono nel bosco che geme, sono nella dimora, sono nella folla Ascolta più spesso la voce del fuoco, odi la voce dell’acqua ascolta nel vento del cespuglio i singhiozzi è il soffio degli antenati I morti non sono sotto la terra, sono nel seno della donna. sono nel bimbo che vagisce sono nel fuoco che si spegne

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18 novembre 2009

tredicinovembre 09

Di libero arbitrio ancora.
Libero arbitrio che io considero quale maggiore e potente strumento che non solo l’uomo ma ogni essere può; anch’io, già vi dissi, il mio non incarnarmi, il mio non divenire uomo, è stata una scelta, una scelta di libero arbitrio…così come è per l’uomo nel momento in cui si incarna.
Ci siamo dilungati abbastanza su questo atto profondo che è stato chiamato anche peccato e che l’uomo fa nel momento in cui esprime la propria possibilità di scelta, il proprio libero arbitrio, attraverso la nascita…ma anche la mia fu una nascita, una nascita per non divenire uomo, per non incarnarmi; ma io fui presente a quel bivio e in piena libertà scelsi.
Il fatto che io non sia divenuto uomo e non lo sia mai stato non dice che io non sia un’entità precisa, che io non sia una parte di qualcosa di più grande senza che io abbia possibilità di essere individuo, anche se non incarnato. Io, nel momento in cui mi esprimo a voi mi esprimo per ciò che io sono, non per il tutto del quale io faccio parte; io ho un ruolo preciso, ho una connotazione precisa, difficilmente spiegabile ma reale, tale.
Il libero arbitrio. Ciò che ci differenzia, io e voi, è la possibilità che voi avete di esprimere attraverso il libero arbitrio possibilità concrete attraverso l’agire, attraverso il costruire, attraverso il pensare, il dire, il muovervi…l’utilizzo degli strumenti che vi sono stati dati e che voi coscientemente avevate precisa misura nel momento della nascita; la scelta di divenire uomo voleva dire divenire tale e quale a ciò che voi siete al momento della nascita, le potenzialità, gli strumenti, le potenze. Ma è importante che voi capiate che comunque anch’io sono ed esisto quale individualità e attraverso questo essere individuo io esprimo il mio ruolo, il mio strumento, il mio essere con voi, la parte mia del corpo comune che andiamo a creare, che ha connotazioni precise e che possono essere diverse se un’altra entità al posto mio fosse, con un ruolo, una possibilità, una coscienza. È una coscienza non legata ai grani di consapevolezza, se lo strumento fisico concreto a voi uomini vi permette di cogliere quale rosario questi grani e accumularli nel momento del passaggio quali affermati per affrontare il successivo, certi che possa essere anch’esso passato oltre, a far parte del numero di quelli già colti, già sgranati.
È difficile paragonare me e voi parlando di libero arbitrio; se la mia vera possibilità fu l’espressione del non incarnarmi, per voi l’utilizzo del libero arbitrio è quotidiano, è in ogni momento e il lavoro, lo sforzo sull’espressione di libero arbitrio, sulla scelta, è più complesso.
Io scelsi di non incarnarmi e venni proiettato in quel movimento che mi porta ad essere parallelo al vostro divenire. Per voi invece la possibilità di poter accelerare, rallentare, indugiare, spingere, sforzare attraverso la ricerca. Il libero arbitrio a volte può essere reso strumento imperfetto, a volte incapace per voi che cercate in modo giusto, per voi che non avete ancora colto quello che è il Movimento Originale; è attraverso lo sforzo della scelta che voi vi accorgete di muovervi, di proseguire, di evolvere. Il timore che la scelta sbagliata, l’uso sbagliato del libero arbitrio possa rallentare questo muovervi verso quel punto che sarà il raggiungimento, la qualità per il passaggio, limita molto la vostra possibilità di esprimere in verità il vostro libero arbitrio.
Io accennai già il fatto che all’interno di ognuno di voi esiste la traccia di chi vi ha amato, ma questa traccia non è legata solamente a chi vi ha amato ed è passato oltre la soglia ma anche di chi vi ha amato in questa vita e ancora oggi vi ama…ma non solo vi ama ma vi può anche voler male.
Questa ingerenza nella possibilità di un’espressione pulita di libero arbitrio è reale e concreta, ma alla fine di tutto quanto, al momento della scelta sarà l’individualità vostra ad esprimere scelta.
Essere consci,consapevoli del fatto che avete assommato dentro di voi la presenza di chi attorno a voi si trova dovrebbe gratificare la vostra sicurezza nella bontà di espressione del libero arbitrio; più il cammino, più la ricerca vostra attraverso il vivere diverrà evoluta e consapevole, più prenderete coscienza della presenza dell’intervento di tutte queste persone che vi hanno amato e sommate dentro di voi vi aiutano a far sì che la scelta del libero arbitrio sia sempre più matura.

Cosa si intende con questo termine?
Si intende il fatto di aver assommato dentro di voi punti di vista, testimonianze, volontà che amalgamate in un unico corpo vanno ad esprimere la scelta sempre più opportuna e sempre più capace. La scelta diverrà sempre di più altruista, si inizierà a parlare di capacità di amare e la capacità di amare sarà tanto maggiore tanto più avrete sommato dentro di voi la presenza di chi avete incontrato, nel bene e nel male, se sarete stati in grado di far sì che ogni incontro divenisse tesoro, vi riguardasse, fosse lì per voi affinché voi ne traiate beneficio, energia, frutto.
Ogni scelta diverrà sempre più altruista, meno egoista, meno legata al bene immediato, individuale…terrà conto di chi sarete stati in grado di caricare affinché sempre di più le vostre scelte saranno meno legate al bene individuale vostro ma al disegno che avete cominciato ad intravedere e che facilmente, fedelmente sarete in grado di seguire.
Prendere coscienza di questa possibilità e di questa azione, di questa presenza dentro di voi, di questa comunione di incontri, vi renderà anche meno timorosi nel momento della scelta e sempre più con l’espressione delle tre componenti arriverete a decidere non più con lo stretto e rigido raziocinio…ma sempre più anche le altre due componenti e la scelta diverrà più intima, anche viscerale, sì…meno comprensibile ad una analisi di bontà, di qualità ma sempre più fedele e coerente a ciò che voi siete e all’accumulo di incontri e di esperienze che avete effettuato.
Credere che esistano ingerenze diverse da quelle che voi avete permesso di entrare all’interno della vostra bolla è errore, è disturbo, è stonatura, è grido. Le vere ingerenze sono quelle che avete accolto dentro di voi, il vero patrimonio diviene tale nel momento in cui l’avrete afferrato ed abbracciato; come già vi dissi ogni urto nella bolla potrà deviare la vostra direzione, ma proprio perché vi accorgerete della deviazione vi riporterete sulla traiettoria iniziale…è facile cogliere questo. Ogni urto, ogni cattiveria verrà riconosciuta tale e non caricata in quel patrimonio che sono i grani di consapevolezza.
Non abbiate timore in questo; sempre e comunque sarete voi, per ciò che voi siete, a poter realmente esprimere la scelta del libero arbitrio, nessun altro lo farà per voi e nessun’altra cosa potrà impedirvi di essere presenti.
Diffidate degli aiuti che vengono da chissà dove…rinfrancatevi al tepore che sgorga dall’intimo nel momento della scelta, della difficoltà, della sofferenza.

Il corpo comune ora. Cerchiamo tutti quanti di cedere a chi ha bisogno, cerchiamo tutti quanti di sentire caricato dentro di noi il bisogno di chi amiamo, sentiamo che agisce, influenza e condiziona la nostra scelta, il nostro cedere e sentiamo che ciò è giusto, sentiamo che lo condividiamo, sentiamo che ci appartiene perché l’abbiamo scelto e lo riteniamo buono e giusto…….


Definire un obiettivo… e tutto ciò che non mi porta verso questo obiettivo è sbagliare, andare nella direzione errata, e solamente il raggiungere questo obiettivo permette di qualificare il mio vivere, permette di renderlo giusto, realizzato, e se questo obiettivo è fare un figlio e non poterlo raggiungere, tutto ciò che non mi permette di andare in questa direzione è sbagliato.
Questa è la traccia. Qualsiasi cosa…pur che mi porti verso l’obiettivo stabilito, riconosciuto, consacrato. Tutto ciò che mi distoglie non mi serve, è inutile e superfluo; tutto ciò che mi porta in quella direzione è proficuo,buono, giusto.
Ho bisogno che la mia vita sia di qualità, ho bisogno che la direzione mia sia quella giusta; ho il terrore di sprecare il mio vivere e più mi avvicino al termine di questa possibilità più sento l’urgenza di dover fare qualcosa perché ciò che mi sono prefissato venga raggiunto, realizzato, sia mio.
Amo chi mi aiuta, disprezzo chi non mi capisce, do tutta quanta me stessa a chi con me condivide….