venerdi sera gruppo di ricerca medianica e spiritismo

Quelli che sono morti non se ne sono mai andati sono nell’ombra che si rischiara e nell’ombra che si ispessisce I morti non sono sotto la terra sono nell’albero che stormisce, sono nel bosco che geme, sono nella dimora, sono nella folla Ascolta più spesso la voce del fuoco, odi la voce dell’acqua ascolta nel vento del cespuglio i singhiozzi è il soffio degli antenati I morti non sono sotto la terra, sono nel seno della donna. sono nel bimbo che vagisce sono nel fuoco che si spegne

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18 settembre 2008

dodicisettembre 08

Ancora, adesso io Emanuele per il cerchio, il cerchio spiritico.

Anch’io voglio dare contributo alle chiacchiere di poc’anzi.
Attorno a voi e attorno a noi stanno succedendo cose che dovrebbero aiutarci a comprendere, che dovrebbero aiutarci a dare senso a ciò che avviene dentro di noi però, non a ciò che avviene attorno a noi, nell’universo.
Io credo che il timore più grande per ciò che sta avvenendo, per questi esperimenti che stanno avvenendo, è il timore di perdere il controllo, perché, è vero, la possibilità c’è, esiste, è concreta, reale…ma credo che sia indispensabile poter perdere il controllo anche sulla materia, per poter dare immagine, per poter dare spiegazione alla nostra mente, alla nostra comprensione…se ha avuto bisogno di costruire là, in profondità, una cosa così grande per far muovere cose così piccole, per far sì che possano perdere il controllo e darne spiegazione, torno a dire.
Il timore più grande è proprio questo: che avvenga qualcosa di inarrestabile…ed è possibile, credetemi, perché quando si inizia a dare spiegazione, a dare visione, non si può più tornare indietro.
Se, riguardo all’idea, alla convinzione, si può rinnegare il giorno dopo averla affermata, così non è nel momento in cui ciò che è reale diviene visibile, comprensibile. Nel momento in cui si svela qualche cosa e si è disponibili a vedere ciò che viene svelato, si perde il controllo, non si può fermare tutto…è impossibile.
Quei ricercatori – perché credo che siano tali – hanno cercato di superare, di valicare quelli che sono i limiti, creando una situazione, una condizione che non appartiene alla nostra dimensione – alla vostra innanzitutto, alla vostra dimensione umana, dove la vita può avere senso – è qualcosa di incomprensibile, dove mai la vita potrà essere tale…ma noi crediamo che sia così, ma proprio là è la vita che si esprime nella sua essenza. È stata chiamata “scintilla di Dio”, Big Beng…
È indubbio, l’uomo, la mente dell’uomo, ha avuto bisogno di dare spiegazione; questa è una spiegazione plausibile, comprensibile…addirittura venuta reale e si può spiegare, si può certificare attraverso esperimenti che danno dei risultati a delle operazioni.
Se così non fosse, l’uomo nono potrebbe continuare la propria ricerca; se la ricerca dell’uomo non avesse soddisfazione ed alimento, come potrebbe continuare?
Diviene reale ciò che crediamo, perché tutto quanto esiste, tutto quanto è vero, diviene nostro, ci appartiene nel momento in cui noi lo facciamo nostro e decidiamo che così è giusto.
La ricerca potrebbe andare anche nella direzione opposta a quella che si sta facendo in questo momento e sarebbe comunque valida, buona e giusta nel momento in cui qualcuno – anche un solo uomo – decidesse che quello è il modo giusto, è la verità. Ma per fare ciò, per arrivare a livelli così profondi di comprensione, dobbiamo superare quelli che sono i limiti dell’uomo. Si creano situazioni in cui davvero l’uomo non potrebbe mai vivere…temperature, velocità, compressioni…ma tutto ciò che avviene là avviene anche in ognuno di noi, è la stessa energia che ci rende identici facenti parte; così avviene anche per noi.
Nel momento in cui si inizia a svelare la Verità, l’Essenza dell’uomo, non si può più tornare indietro.
Uno dei passi che non danno scampo è la morte, già ve l’ho detto tante volte, però la vostra ricerca vuol far si che arriviate da vivi a comprendere a dare senso…e può avvenire, credetemi; già altri lo hanno fatto… grandi menti, saggi, ricercatori, asceti, ma nel momento in cui si inizia a svelare, credetemi perderete il controllo, non potrete più tornare indietro…non si può far altro che prendere coscienza di ciò che è…
La morte non dà scampo, la morte vi impedisce di avere diretto controllo su ciò che avviene. Ve lo dissi già, attraverso la morte voi avrete visione sgombra – ricordate queste mie parole? – visione sgombra vuol dire avere misura precisa senza possibilità di chiudere gli occhi o tappare le orecchie.
Nel momento in cui il passaggio avviene è solo una lenta presa di coscienza, è un riconoscimento profondo, a livelli che vanno a raggiungere dimensioni che mai più apparterranno all’uomo vivo.
Per far questo però bisogna creare le condizioni che superino il limite fisico; così come avviene per la scienza, si costruiscono grandi santuari in cui creare queste convinzioni primordiali. Esiste anche quel santuario individuale che è l’essere umano e la ricerca sua…
Credetemi, sono un pochettino sfiduciato a volte, quando mi accorgo che sempre di più si cerca di allontanare da ciò che noi siamo individualmente, la ricerca e la presenza in questo cerchio.
Possiamo parlare di Emanuele, possiamo parlare di entità che non hanno nome, sforzandoci di trovare un nome anche a queste entità, solo per allontanare da noi la ricerca e la visione.
I nomi li possiamo inventare ma sono sicuramente nomi che appartengono ad ognuno di noi. Quantomeno io ho l’onestà di chiamarmi Emanuele.
Lo ribadisco ancora una volta: l’intuizione è personale,individuale, nasce da voi, non viene forzata da un insegnamento, da una testimonianza o da un messaggio…non potrà mai esserlo perché ciò che noi riteniamo verità nella testimonianza di un essere che non siamo noi, può essere smentita il giorno successivo perché abbiamo ancora il controllo della negazione; ma quando noi inizieremo a svelare ciò che noi siamo perderemo il controllo e potremo solamente prendere coscienza di ciò che noi siamo.
È molto chiaro e lampante pensare che lo spiritismo possa aiutare in questo tipo di ricerca perché lo spiritismo ha la possibilità di dare voce ad esseri defunti, non più limitati dalla condizione umana, come io sono. Ma se noi assistiamo ad una conferenza tutte le volte che noi incontriamo queste entità, quale beneficio trarremo?
La provocazione di queste testimonianze deve costringerci a reagire; la reazione aldilà del controllo porta all’intuizione. Se, per la scienza, per arrivare a ciò che è l’energia primordiale dobbiamo superare il limite, così è per la ricerca individuale.
L’energia è attorno a noi, sì, ma la possiamo cogliere nel momento in cui noi saremo energia, per poterci identificare con essa…ma se noi siamo semplice specchio amorfo possiamo sì riflettere questa energia, ma mai ne saremo alimentati e mai alimenteremo quest’energia corrente che attorno a noi trascina e convoglia.
Ho detto prima che a volte sono un poco sfiduciato e convinto di non riuscire…è allora che vado a sollevare i miei bagagli per vedere quanto pesano ancora, ma proprio perché pesano ancora so che là ho della bontà, là ho della qualità.
L’intuizione…nessuno la porterà a voi. L’intuizione può sgorgare semplicemente…e nel momento in cui inizierà a rivelarsi, la rivelazione sarà inarrestabile, non avrete più controllo su di essa.
Può apparire pericoloso…sicuramente lo è perché difficilmente si torna indietro. Cerchiamo nomi, se vogliamo, cerchiamo qualità con etichetta, cerchiamo…
Questo cerchio ha bisogno della qualità della vostra presenza; esclusa la vostra partecipazione il cerchio non ha senso, non esiste. Già altre volte ve l’ho detto, potremmo adottare qualsiasi testo, sarebbe comunque buono, sarebbe comunque argomento.
Non voglio soddisfarvi, non voglio risolvere i problemi…io voglio scrollare l’albero, ma non è detto che ciò abbia senso per il tipo di ricerca che qualcuno di voi fa.
Le ricerche sono infinite, anche l’opposta a quella che voi state facendo o credete di fare è buona se scelta, riconosciuta, se perseguita con la propria partecipazione.
Saccente e sciocco…ma se non sono in grado di provocare perdo qualità e possibilità.
Ci potremmo anche domandare – perché già in qualcuno di voi questo dubbio è sorto – se effettivamente la morte quale passaggio dà visione sgombra, come mai è così complicata la visione di Emanuele? Perché la visione di Emanuele cerca di essere specchio e possibilità di dialogo con voi.
Parlare di ciò che avviene in quel tubo dove velocità, temperature e compressioni esistono e vengono create, per molti di noi e sicuramente per me non avranno senso le spiegazioni, così come se io vi parlassi di ciò che è l’energia nel mondo in cui io oggi vivo.

Io posso parlare con gli argomenti che possono trovare traccia nelle vostre orecchie, nei vostri occhi, nella vostra mente. L’energia degli angeli, la bontà dei santi, il fulgore dei rivelati non sono i miei argomenti. Emanuele, è vero, ha superato la soglia, ha visione sgombra di ciò che Emanuele è ed è stato, ma ho bisogno di condividere, questa è la mia scelta, è la mia missione, se può non disturbare questo termine.
D. (Fl) Tu hai ragione, ma è difficile – parlo per me – dialogare con te.
Sai cosa rende difficile il confronto? È la paura, la paura di perdere il controllo…è la paura di non essere più in grado di mascherarsi. Le strade,le vie, le ricerche, sono infinite. Ti ho ripetuto tante volte questa sera che anche quella opposta alla tua è valida, è buona e porterà frutto…ma è indispensabile sceglierne una.
Se lo svelare l’intimo individuale non ha senso, esistono altre vie e insegnamenti per chi ne ha bisogno. Io credo che il tempo degli insegnamenti per questo cerchio sia superato. È la testimonianza che viene a essere richiesta qui, è la partecipazione, l’essere presenti, attivi, energetici. Il corpo comune è qualcosa di affascinante ma ha da essere alimentato, partecipato. Io credo nella magia perché io vivo nella magia, ma è difficile convincere voi, se non trovate traccia di magia dentro di voi. Cercare di domandarsi, interrogarsi su ciò che io porto, qual è il dono che io metto in comune con gli altri…io attendo, sono qui, mi faccio riempire…che senso ha?
D. (Fl) A me stai dando tante cose…cioè…io mi accorgo di essere cambiata da quando avevo
incominciato…cioè riesco a capire cose diverse che prima non capivo, però…te l’ho
detto, il cambiamento per me è ancora difficile, anche se…arrivo magari sul punto di
aprirmi…ma poi c’è qualcosa che mi blocca.
Io credo che sia lecito che tu abbia paura del cambiamento perché – te lo ripeto ancora – nel momento in cui avviene è inarrestabile; non c’è controllo su di esso, è come cercare di.. di arrivare all’essenza dell’energia…tu l’energia non puoi costringerla, non puoi limitarla, non puoi filtrarla.
Se effettivamente è questa la ricerca, è lecito averne timore.
Gli argomenti che cerco di condividere con voi – ti ho già detto – avrebbero senso con parole che non hanno suono, è il silenzio che spiega ciò che io dovrei dirvi, ma per poter far sì che voi accettiate questa mia affermazione, devo fare in modo che in voi nasca questa certezza di essere sulla via giusta.
Offrirsi senza limiti non è una cosa facile. Dentro di voi esiste un tesoro…ha da essere un tesoro rivelato. Vuol dire che questo tesoro ha da essere – come già tante volte nel corpo comune ho cercato di dirvi – preso da dentro di voi e posto di fronte a voi affinché sia visibile e condivisibile con gli altri, affinché divenga un corpo comune.
In questo cerchio, in questo nostro essere assieme da così tanto tempo, l’obiettivo è creare questo essere comune che superi il limite individuale di ognuno di noi; tante volte ho detto questo, ma ha da essere realizzato. Posso dipingerlo di colori diversi da quelli che ho dipinto fino ad oggi, ma la richiesta rimane quella. Può venire un’entità che si chiama come ci sembra meglio debba chiamarsi, che ci dà visione strutturale e……………….
Ancora riguardo però alla preparazione alla morte, poi smetto.
Io credo, sì, che la vita debba essere una lunga preparazione alla morte…ma è il termine morte che disturba, perché abbiamo sempre dato a questo termine…come qualcosa che cessa, come qualcosa che ci costringe in un angolo a subire.
La morte è la nascita in una dimensione diversa da quella che noi abbiamo – bada bene che dico abbiamo anche se sono già aldilà – è una nascita e deve avvenire cosciente, partecipata, ricca.
Lo spiritismo è un grande modo di cercare e di trovare. Avere la possibilità di dialogare con i nostri cari defunti, facendo sì che siano realmente qui con noi a dare testimonianza, ma testimonianza di vita aldilà della morte, non testimonianza di soluzioni…di…di…
Il grande aiuto che i cari defunti possono dare a voi è testimoniare la vita dopo la morte, arricchendo di compagnia, di condivisione…ma null’altro. Il tesoro è dentro in ognuno di noi.
Vorrei tanto che qualcuno riesca, così come sto sforzandomi io di fare, a parlare di quello che è il proprio tesoro individuale e rivelarlo.
La bontà del tesoro è proprio nella sua rivelazione.
Quando io tante volte vi ho detto che la mia fine repentina mi ha impedito di condividere ciò che avevo trovato nella grotta di Qumran, è reale…ma qui si sta cercando attraverso l’incontro, attraverso il confronto, di far sì che si possa rivelare questo tesoro, ma il timore ci frena, la paura di perdere il controllo…
Questo è il mio pensiero, perché è così per Emanuele.

Cerchiamo il corpo comune ora, la catena…che è l’unione di tanti singoli anelli che la rendono solidale, forte, cosa unica. Cediamo a questa catena, facendo sì che l’energia passi attraverso di noi per poter proseguire oltre. In questo passaggio sentiamoci però riempire e svuotare, ricaricandoci, rinnovandoci…………………………………………………………………………………………
La catena ancora….ringraziamo gli amici che sono stati con noi, grati della loro presenza.

Le entità che non hanno nome sono testimonianze, messaggi; molte volte sono proprio la traccia della perdita di controllo del cerchio spiritico. È questo il passaggio, il pertugio attraverso il quale voi potreste avere delle testimonianze.
La perdita di controllo. Molte volte è essere medium di qualche defunto particolarmente legato a voi, ma molto spesso sono l’essere medium di sé stessi.
Quando la nostra attenzione, la nostra censura casca, si ha la possibilità di far emergere messaggi che ci appartengono. Impariamo a dar loro un nome, facciamo sì che siano tesoro rivelato.

È tempo, è tempo per me ora di terminare.
A voi tutti il mio saluto, arrivederci.